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C001 mercoledì 1 maggio 2024
Cavalcaferrovia di Via Galilei Riduci

marzo 2007

Ponte di Via Galilei

 

FACCIAMO IL MASSIMO DELLA CHIAREZZA !

 

Dopo le menzogne e la propaganda del sindaco Semplici che - utilizzando impropriamente mezzi istituzionali - ha cercato di nascondere l’inefficacia della propria amministrazione accusando la precedente, è giunto il momento di chiarire una volta per tutte le reali vicende e le reali responsabilità. Per questo vi invitiamo a partecipare all’incontro che si terrà:

 

GIOVEDI' 22 MARZO 2007 - ORE 21.30

Hotel Semifonte

 

ATTRAVERSO L’ANALISI DELLA DOCUMENTAZIONE,  MOSTREREMO PERCHÈ IL PONTE DI VIA GALILEI – CHE DOVEVA COSTITUIRE UN’IMPORTANTE INFRASTRUTTURA VIARIA PER LA NOSTRA ZONA INDUSTRIALE – È RISULTATO NON TRANSITABILE AI MEZZI PESANTI.

 

 

11 ottobre 2006

IL CAVALCAFERROVIA DI VIA GALILEI DEVE ESSERE RIFATTO!

NO AGLI ACCORDI RIPARATORI: CHI HA SBAGLIATO PAGHI!

 

Finalmente le responsabilità su chi ha sbagliato nel fare il cavalcaferrovia di Via Galilei sono emerse in piena luce. Il sindaco Semplici e la Giunta, fidandosi di quanto riferito da RFI e in uno zelo di attaccare l’opposizione, avevano più volte dato la colpa agli accordi stipulati dalla precedente amministrazione salvo poi verificare le carte. E queste avevano mostrato il palese errore di RFI (sui cui lavori il Comune non aveva vigilato) che aveva lievemente variato il tracciato della strada impedendo il doppio senso di circolazione come previsto. A quel punto il Sindaco aveva emesso un’ordinanza contestando l’opera (e dandoci pertanto ragione) e intimando di riaprire almeno il passaggio a livello di Chiano. A fronte del ricorso al TAR promosso da RFI al solo scopo di avviare una trattativa per una soluzione riparatrice (e meno costosa per RFI) il Sindaco aveva ritirato l’ordinanza e stipulato un nuovo accordo. Questo accordo, che oggi il sindaco porterà all’approvazione del Consiglio Comunale, prevede una serie di piccole opere per il miglioramento della viabilità nella zona Industriale, peraltro già previste nel Piano Regolatore, dove il Comune si impegna ad acquisire le aree e RFI a realizzare gli interventi. Si tratta a nostro avviso di opere di dubbia utilità e di dubbia funzionalità, soprattutto in considerazione che molti interventi inizialmente previsti (come il collegamento con via Buonarroti e il suo utilizzo come viabilità pubblica) sono stati stralciati e che il cavalcaferrovia di via Galilei rimarrà così, con il traffico vietato ai mezzi pesanti. Peraltro l’unica opera veramente utile, come lo sfondamento di via Boccaccio verso lo svincolo di Drove, poteva benissimo essere realizzato con poca spesa dall’Amministrazione Comunale trattandosi di soli 100 m di strada.

Siamo contrari all’accordo perché così il Comune rinuncia al suo diritto di far rispettare a RFI gli accordi a suo tempo stipulati, facendole realizzare soluzioni tampone che non risolveranno pienamente i problemi di viabilità della zona. Quel cavalcaferrovia, che doveva essere l’asse portante della nuova viabilità e che a nostro avviso RFI deve allargare a sue spese, resterà dunque un “budello” pericoloso e precluso al traffico dei mezzi pesanti che sono i principali fruitori della Zona Industriali e che avranno come unico accesso diretto sulla SR429 quello pericoloso e stretto di via Brunelleschi. E in più il comune sarà costretto a sborsare circa 85.000 Euro per i vari espropri, completamente a suo carico. Come si dice da queste parti “becchi e basonati”: un’ulteriore dimostrazione dell’inadeguatezza di questa giunta e di questa amministrazione al governo del territorio del nostro Comune.

 

Già nel giugno scorso Obiettivo Comune aveva sollevato il problema indicando nella mancata vigilanza da parte dell'Amministrazione Comunale le ragioni della realizzazione di un cavalcaferrovia inadeguato. Ecco il comunicato stampa in proposito:

29 giugno 2006

CAVALCAFERROVIA DI VIA GALILEI TROPPO STRETTO?

LE RESPONSABILITA’ DI FS E L’INERZIA DELLA GIUNTA SEMPLICI

 

Questa volta ci ha pensato il vicesindaco Becattelli a continuare il teatro dell’assurdo di questa amministrazione comunale che, dopo aver dimostrato per l’ennesima volta la propria incapacità a gestire i problemi, cerca di nascondere l’inerzia che la contraddistingue  dietro la propaganda politica. Le accuse fatte dal vicesindaco sul comunicato pubblicato lo scorso mercoledì  sulla “Nazione “sono da respingere al mittente in quanto il cavalcaferrovia di via Galilei  allargato e rialzato a seguito di accordi della precedente amministrazione con le Ferrovie al fine di migliorare la viabilità di accesso alla Zona Industriale contestualmente ai lavori di raddoppio dei binari, doveva essere realizzato (questi erano gli accordi) con una larghezza tale da garantire il flusso nei due sensi di marcia sia delle auto che dei mezzi pesanti. Cos’è successo poi ? Perché il traffico è solo in una direzione ? Perché il ponte è troppo stretto ? Chi doveva vigilare sulla corretta attuazione degli accordi ? Perché è stato incrementato il raggio di curva in uscita dal ponte che restringe ancor più la carreggiata ? Ci sono stati accordi successivi con le aziende che dovevano essere espropriate ? Sono tutti interrogativi che ancora non trovano risposta perché l’attuale amministrazione comunale invece di affrontare e risolvere i problemi dedica ogni sua energia a trovare delle giustificazioni al suo modo incapace di governare  tentando inoltre di  screditare la giunta passata, in una improduttiva opposizione all’opposizione. Poiché i ponti non si costruiscono in un giorno ci domandiamo ancora perché Becattelli non abbia verificato in corso d’opera (quando ancora c’era il tempo) che le Ferrovie stavano sbagliando le misure nella realizzazione del cavalcaferrovia  a discapito della viabilità. Invece hanno aspettato che fosse il turno di chiudere il passaggio a livello di via di Chiano per porsi il problema. Evidentemente però questo interessava poco se nel Consiglio Comunale di mercoledì scorso sia il sindaco che il vicesindaco hanno ammesso di non aver controllato le carte oggetto dell’accordo (peraltro deliberato formalmente dal Consiglio Comunale nel corso del loro mandato): ma allora perché accusare pubblicamente la vecchia giunta di “scarsa conoscenza del territorio (sic!)” quando loro non conoscono non solo il territorio ma neppure l’oggetto del contendere? Chi è veramente succube e accondiscendente verso gli altri enti? Chi si appresta a varare un altro scempio ambientale accordando sempre a FS un ponte di oltre 400 m e alto 9 m per superare il passaggio a livello della Zambra, cosa peraltro stralciata dall’accordo di un tempo? Raccomandiamo perciò agli attuali amministratori di essere più attenti, non solo in fase di programmazione, ma anche nel momento di realizzazione delle opere così come l’invitiamo a documentarsi prima di parlare a sproposito collezionando l’ennesima brutta figura.

 

         



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