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Crisi Idrica Estate 2007 Riduci

Novembre 2007   IN FONDO ALLA PAGINA LE ULTIME NOVITA' !

 

La grave situazione idrica che si è registrata a Barberino per tutta l’estate si arricchisce di una nuova puntata. Ripercorriamone brevemente le tappe:

-        Nel mese di giugno il Sindaco firma un protocollo di intesa con gli altri comuni del Chianti e la stessa Publiacqua che impegna il Comune a diventarne socio acquistando azioni per circa 16.000 Euro.

-        Nel mese di luglio l’assemblea dell’ATO 3 delibera all’unanimità (quindi anche con il voto favorevole del Sindaco Semplici) l’aumento delle tariffe di circa il 10% con effetto retroattivo dall’inizio dell’anno.

-        Fra luglio e agosto si registrano gravi e prolungate interruzioni dell’erogazione dell’acqua in intere frazioni.

-        Sia Publiacqua che il Comune, tempestati di telefonate da parte dei cittadini non sanno dare risposte sulle cause delle interruzioni e sui tempi di ripristino.

-        Il 29 agosto il Sindaco risponde in Consiglio Comunale ad una interrogazione presentata da Obiettivo Comune in maniera a nostro avviso vaga e imprecisa, ma ammettendo comunque che i problemi derivano dalla inadeguatezza degli impianti, dalla insufficienza dei depositi e dagli eccessivi guasti della rete che in molte parti è ormai vetusta. In una parola dai mancati investimenti da parte del gestore che non ha realizzato nessuno degli interventi previsti nel POT del 2004.

-        Il 17 settembre Obiettivo Comune organizza un'assemblea pubblica a Marcialla, la frazione maggiormente colpita dai problemi idrici per illustrare la propria posizione e raccogliere richieste ed indicazioni da parte dei cittadini. (leggi i dettagli...)

-        Il 19 settembre si svolge un incontro pubblico a Barberino alla presenza dei vertici di Publiacqua. I cittadini che affollano la sala pongono domande precise ma non ottengono riposte altrettanto precise né sul piano tecnico (il tecnico di zona sembrava addirittura non sapere dove si trova la frazione di Poneta !) né sul piano gestionale: il Presidente Amos Cecchi ha intrattenuto a lungo il pubblico sulla carenza d’acqua (salvo ammettere che il collegamento di San Casciano con l’acquedotto di Firenze ha quasi raddoppiato la risorsa disponibile per Barberino e Tavarnelle) sui cambiamenti climatici, sulla necessità di ridurre i consumi (salvo difendere l’aumento delle tariffe deliberato dall’ATO 3 a fronte di una diminuzione del fatturato di Publiacqua), sulla difesa a spada tratta dell’operato di Publiacqua (salvo ammettere, incalzato dal nostro capogruppo Michele Bazzani, che in effetti quegli investimenti stabiliti nel POT 2004 per Barberino non sono stati mai realizzati !). Alla fine hanno cercato di spostare il problema sul fatto che in assenza di piogge, dopo 15 giorni i rubinetti sarebbero stati asciutti. Comunque, bene o male, tutti hanno dovuto riconoscere che la situazione di Barberino necessita di interventi in termini di tubature, depositi e strumenti di gestione.

-        Nel corso del Consiglio Comunale del 26 settembre, viene illustrato il piano di razionamento che Publiacqua intende attuare a fronte della presunta carenza di acqua. Senza entrare nel merito della reale situazione degli invasi e delle altre fonti di approvvigionamento, ci sembra un piano, questo si, “carente” (ci si perdoni il bisticcio di parole). Non si capisce perché alcune frazioni avranno l’acqua per 6 ore (es. Marcialla), altre per 3 (es. S.Filippo) e altre solo per 2 (es. Petrognano). Ci appare altrettanto incomprensibile il motivo per il quale, visto il ridotto numero di ore di erogazione, sia stato previsto un solo piccolo serbatoio mobile a Barberino capoluogo e non anche nelle frazioni.

-        Il 27 settembre, raccogliendo le istanze dei cittadini, Obiettivo Comune presenta una mozione da approvare in Consiglio Comunale che cerca di tradurre in pratica, nero su bianco, quello che tutti dicono di voler fare. Si chiede che, insieme ai tecnici di Publiacqua, venga stilato un elenco degli interventi da fare con tempi certi da rendere pubblico in modo che i cittadini ne possano controllare l’attuazione. Inoltre, visti i precedenti, si chiede che vengano stabilite delle garanzie per il Comune circa l’effettiva esecuzione degli interventi nei tempi previsti sotto forma di sanzioni a carico di Publiacqua o polizze fidejussorie.

-        Il 29 settembre apprendiamo dal quotidiano “La Nazione” che il consigliere comunale di Barberino Caterina Meocci, criticando pesantemente l’operato di Publiacqua, chiederà inseme ad altri al Presidente della Provincia di Firenze ed al Sindaco di Firenze addirittura l’istituzione di una commissione di inchiesta !

-        Il 30 settembre, sullo stesso giornale anche il Sindaco attacca Publiacqua e la sua gestione della crisi idrica a Barberino.

 

 

Mentre la problematica dell'acqua si fa sempre più grave con i razionamenti fatti in orari che mai coincidono con quelli comunicati da Publiacqua e che sono anche inefficaci in quanto portano all'accaparramento e allo spreco dell'acqua creando anche discriminazioni fra i cittadini di zone diverse, mentre emergono sempre più nette le conseguenze della mancata realizzazione degli investimenti necessari sulla rete idrica da parte di Publiacqua, Lunedì 15 ottobre la mozione presentata da Obiettivo Comune è stata discussa in Consiglio Comunale davanti a decine e decine di cittadini a testimonianza del fatto che i disagi provocati da questa grave situazione sono ormai arrivati ad un livello insopportabile per le famiglie e le attività economiche del nostro Comune.  

 

Il Sindaco, la Giunta e i Consiglieri di maggioranza sono apparsi piuttosto imbarazzati davanti alla determinazione del pubblico presente (e forse anche un po’ intimoriti, visto che ai due agenti della Polizia Municipale schierati fra il pubblico e i Consiglieri si sono poi aggiunti anche i Carabinieri del nucleo radiomobile !).

 

Nel corso del dibattito è emerso che per poter votare la mozione di Obiettivo Comune, il Sindaco e la maggioranza proponevano delle modifiche che l’avrebbero in pratica molto “addolcita” in quanto limitavano fortemente la critica nei confronti di Publiacqua (inserendo anzi quasi un elogio di quello che hanno fatto) e soprattutto toglievano del tutto la richiesta di garanzie mediante polizze fidejussorie sulla reale esecuzione dei lavori programmati; unico modo, visti i precedenti, per avere la certezza che gli interventi stabiliti sarebbero stati fatti.

 

L’impressione, rilevata anche dai cittadini presenti, è stata ancora una volta che l’Amministrazione Comunale cerchi tutti gli appigli possibili per non prendere una posizione forte e determinata nei confronti di Publiacqua che richiami l’Azienda al rispetto degli impegni presi, ma tenti addirittura di giustificare in qualche modo la mancata attenzione di Publiacqua ai problemi della nostra rete idrica. 

 

Obiettivo Comune, in quanto Lista Civica, ha come unico riferimento i cittadini di Barberino e la difesa degli interessi di questa comunità, e perciò non ha ritenuto di scendere ad un simile compromesso e ha preteso che la mozione venisse posta in votazione così come era stata presentata e concordata con la gente. Ebbene i consiglieri di maggioranza NON L’HANNO VOTATA preferendo astenersi. Perche ?

Successivamente è stata messa in votazione la versione edulcorata proposta dalla maggioranza. I Consiglieri di Obiettivo Comune, al contrario di quanto avevano fatto poco prima i loro colleghi di maggioranza, L’HANNO VOTATA. La mozione infatti, contiene comunque degli elementi positivi e, seppur molto meno impegnativa nei confronti di Publiacqua, il fatto di essere approvata all’unanimità le dà sicuramente un valore superiore che speriamo il Sindaco saprà far valere nei rapporti con l’azienda e con l’ATO 3.

 

A questo punto però, non possiamo fare a meno di chiederci per quale motivo la maggioranza non ha votato la nostra mozione ?. Cosa c’è che non va nel testo presentato da Obiettivo Comune? Cosa c'è di strano o inaccettabile nel pretendere garanzie concrete da parte dell'azienda sugli investimenti da fare sulla rete idrica che, non dimentichiamolo, resta sempre di proprietà del Comune? Ci sono forse motivi politici che impediscono all’Amministrazione barberinese di essere troppo dura nei confronti di un’azienda come Publiacqua? Obiettivo Comune ha semplicemente messo nero su bianco quello che pensano tutti i cittadini di Barberino: in questi giorni abbiamo depositato in Comune la petizione popolare, che ha praticamente lo stesso testo della nostra mozione, corredata di oltre 200 firme. E, dopo quello che è successo lunedì 15, abbiamo chiesto che sull’argomento si tenga un Consiglio Comunale aperto in cui i cittadini possano finalmente intervenire ponendo le  loro domande all’Amministrazione e facendo sentire le proprie ragioni.

 

Giovedì 8 novembre alle ore 21, presso i locali espositivi di Barberino (ex Spazio Idea) si terrà il Consiglio Comunale aperto sui problemi dell'acqua richiesto da Obiettivo Comune. Saranno presenti il Presidente di Publiacqua Amos Cecchi e quello dell'Autorità di Ambito (ATO 3).

 

Tutti i cittadini potranno intervenire ponendo domande ed esponendo le proprie posizioni. Abbiamo chiesto e ottenuto che, dopo gli interventi introduttivi iniziali, non via sia diversità di trattamento fra gli interventi   del pubblico e quelli dei Consiglieri e che tutti abbiano a disposizione un massimo di 5 minuti senza limiti di tempo alla durata della seduta. Inoltre abbiamo chiesto che alle singole domande dei Cittadini si risponda subito e si evitino "risposte cumulative" o di gruppo che rappresentano un classico stratagemma per distrarre l'attenzione e dare poi solo le risposte che interessano evitando le domande più imbarazzanti.

 

Si tratta di una importantissima occasione per i Cittadini di Barberino per far sentire la propria voce alla Giunta ed ai rappresentanti di Publiacqua e dell'ATO e per chiedere che cosa si sta facendo per fronteggiare la gravissima situazione idrica che perdura ormai da alcuni mesi.

 

 

Leggi il testo della mozione.

 

Leggi l'intervento presente su L'Artiglio.

 

         



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